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Nell’ultimo decennio i consumatori, i governi e le aziende stanno chiedendo sempre più dettagli e informazioni sui sistemi e sulle fonti di approvvigionamento dei prodotti. Vi è un particolare interesse per la qualità dei beni, la loro sicurezza, l’etica e l’impatto ambientale dei processi produttivi.
Al fine di fornire maggiore visibilità e trasparenza all’interno delle catene di approvvigionamento multilivello si possono implementare, grazie alla tecnologia blockchain, tre diverse strategie:
- tracciabilità e controlli,
- mappatura,
- trasparenza.
In questo articolo ci occupiamo del primo dei tre concetti e di come utilizzare la blockchain e gli smart contract per la tracciabilità della supply chain.
La tracciabilità della supply chain riguarda i settori più diversi: tessile, farmaceutico, agroalimentare, aerospaziale, medico e fa riferimento alla provenienza e al “jornuey” o trattamento dei prodotti e dei loro input, dall’inizio della catena di approvvigionamento fino al consumo degli stessi. La tracciabilità permette di verificare l’efficienza della catena, i requisiti normativi e le connessioni tra gli attori.
La tracciabilità svolge un ruolo cruciale nel richiamo dei prodotti difettosi, riducendo costi, tempi e contenziosi. (Walmart, pioniere nell’uso della blockchain per la tracciabilità dei prodotti, può risalire dal prodotto al suo produttore/coltivatore in soli 2,2 secondi, anziché in 7 giorni.)
La tracciabilità consenta alle aziende di lavorare a ritroso e ricostruire l’origine di un problema. Non solo. Le nuove funzionalità di tracciabilità consentono alle aziende di avere ogni dettaglio del processo di produzione e dei singoli item. L’etichettatura e i tag, utilizzando il metodo dell’inchiostro “DNA-laced ink”, possono risolvere il problema della contraffazione dei prodotti, proteggere così marchi e proprietà intellettuale.
Questa tecnologia offre un grado molto elevato di affidabilità, fornendo un sistema di sicurezza che è praticamente impossibile da “rompere” o duplicare dai contraffattori. I principali vantaggi della tecnologia includono:
- la capacità di recuperare i ricavi,
- tracciare la distribuzione,
- preservare l’integrità dei prodotti sul mercato,
- aumentare la fiducia dei consumatori nei marchi ben noti.
In un momento in cui la sostenibilità è diventata un concetto importante, la tracciabilità permette ai consumatori di verificare concretamente se il prodotto rispecchia il concept di sostenibilità pubblicizzato dall’azienda.
La definizione di tracciabilità dell’ UN Global Compact e BSR incorpora esplicitamente il concetto di sostenibilità.
Ci sono diverse tecnologie in grado di soddisfare questa esigenza, tra cui:
- il tracciamento del DNA,
- microbioma,
- comunicazione near field,
- Internet of Things.
Nel settore tessile, è terminato con successo l’Organic Cotton Traceability Pilot, dove l’utilizzo della blockchain permette il controllo della qualità del cotone e quindi la verifica dell’identità della fibra.
Il processo implementato permette la piena tracciabilità dell’origine, della purezza e della distribuzione del cotone. A livello di consumatore, la soluzione può essere utilizzata per comunicare quali fornitori e produttori hanno collaborato per creare il prodotto finale.
Un diverso approccio o metodo di tracciabilità è quello basato sul concetto di Bill of materials (BOM) che permette il monitoraggio dei prodotti fabbricati basato sui token e sulla distinta dei materiali ovvero un elenco gerarchico di materie prime, componenti e assemblaggi intermedi necessari per la fabbricazione di un prodotto.
Per concludere, grazie alla blockchain che permette il controllo della tracciabilità, la mappatura e la trasparenza, le aziende hanno a disposizione un mezzo particolarmente efficace e funzionale per poter meglio individuare rischi ed opportunità della propria catena di approvvigionamento.
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