Ne abbiamo già parlato poco tempo fa, in un post dedicato alla gestione agile dei contratti non standard : il client onboarding, per essere efficace, deve essere rapido, possibilmente senza alcuna interruzione per l’utente. Purtroppo, come è noto, le normali negoziazioni sono invece tipicamente lente, interrompendosi tra un controllo e l’altro e richiedendo diversi interventi all’utente, il quale inevitabilmente finisce per affrontare una customer experience negativa.
Ma come può fare un’azienda di dimensioni contenute, senza un reparto IT a disposizione, a mettere a punto un meccanismo efficiente, sostenibile, che permetta di rispettare le normative vigenti e che allo stesso tempo renda veloce la procedura? Pensiamo per esempio al piccolo intermediario, che desidera un onboarding veloce, e che però ha che fare con il controllo dell’identità, con il tracciamento delle informazioni e via dicendo: la soluzione, in questo e in tanti altri casi, è costituita dall’avviare una procedura di compliant digital onboarding attraverso ad un sistema contrattuale compliant, agile ed intuitivo.
Cos’è il Compliant digital onboarding, quali sono le differenze con i metodi classici e come implementarlo in 5 mosse
Aprire un contratto: un percorso molto spesso lento e tortuoso
Per capire qual è l’attuale scenario, pensiamo a cosa significa, oggi, aprire un contratto con una multiutility. Il cliente si trova di fronte a un percorso tortuoso, discontinuo, composto spesso da comunicazioni in parte digitali e in parte cartacee, con l’utente alle prese con download di file di varia natura, l’invio di scansioni di documenti di identità, talvolta perfino con l’obbligo di inoltrare successivamente documenti via fax o posta (la famosa raccomandata AR). L’utente che si trova ad affrontare queste operazioni non sa però che la tortuosità si ripete anche sul fronte dell’azienda, con il customer center che a sua volta si trova a gestire richieste di assistenza su diversi canali, documenti inviati in modi differenti, errori da parte dell’utente, firme mancanti e così via. Ma soprattutto tanto silenzio, una comunicazione frammentata e manchevoleda parte degli operatori di backoffice, che si riscontra poi nelle continue chiamate da parte dei clienti per capire lo stato della pratica.
In un processo di onboarding gestito in questo modo, quindi, la frustrazione è una sensazione diffusa da ambo i lati.
Non va peraltro molto meglio nel mondo delle banche. Una recente indagine di The Asian Banker mostra per esempio che per aprire un conto bancario attraverso i canali digitali, nei migliori dei casi, si va incontro a 8-12 passaggi: la scansione del documento d’identità, il selfie di riconoscimento, l’inserimento dei dati personali, l’impostazione delle preferenze, l’attesa dell’approvazione, sono tutti passaggi che inevitabilmente creano un onboarding lento. In realtà i clicks necessari per aprire un account nei maggiori player internazionali sono molti di più: si pensi ai 120 click di First Direct, ai 91 di Santander, ai 74 di Braclays e ai 69 di Lloyds Bank.
Non deve però essere per forza così, e anzi, grazie a una procedura di Compliant digital onboarding persino le realtà più piccole possono implementare ed ottimizzare questo processo.
Avere un sistema nativamente digitale come quello sviluppato da Trakti permette di completare la procedura in modo veloce, senza interruzioni né pause, seguendo una procedura compliant e sicura, capace di azzerare il livello di frustrazione dell’azienda come del cliente. Il tutto in 5 semplici step qui sintetizzati:
- Il primo passo è quello di aprire un semplice account Trakti. Aprire l’account è facile e gratuito! Trakti offre 15 giorni di prova di un profilo PRO che potrai confermare o meno successivamente. Nessuna carta di credito viene richiesta prima della conferma. Quindi non c’è nulla da perdere ma solo da guadagnare!
- Una volta attivato e configurato il profilo, si passa a caricare i modelli contrattuali da attivare durante le procedure di onboarding ed inserire all’interno degli stessi tutti i campi (o variabili) da compilare o di caricamento file per effetuare i tuo controlli, necessari per qualificare i clienti durante la procedura di attivazione del servizio. I campi di inserimento sono utilizzati sia per i controlli che per compilare il contratto, se il backoffice ne conferma la correttezza delle informazioni inserite.
- Nel caso in cui si voglia automatizzare i controlli di identità basta solo fare un piccolo upgrade al tuo profilo, sottoscrivere il nostro piano ADVANCED e attivare il servizio di KYC di W2, il nostro partner. A quel punto potrai predisporre i check di controllo che automaticamente effetueranno i check a livello mondiale delle identità, dell’antimafia, e dei documenti di riconoscimento dei tuoi clienti.
- Una volta testato e autorizzato, il modello sarà attivo e a quel punto si potrà predisporre una o più procedure di onboarding che una volta personalizzate sia nella grafica che nella tipologia potranno essere collegata al modello contrattuale con i controlli precedentemente configurati. Finalizzata la procedura si avranno uno o più link dedicati da condividere con i propri clienti potenziali.
- Per una maggiore personalizzazione e/o per collegare le procedure ai propri applicativi si potrà anche inserire il widget della procedura di onboarding all’interno dell proprie pagine web.
Cinque semplici step che una volta implementati :
- ridurranno drammaticamente il costo di acquisizione del cliente;
- miglioreranno l’utilizzo delle risorse interne e la scalabilità del modello di onboarding;
- aumenteranno la redditività e la compliance aziendale oltre ad;
- incrementeranno la soddisfazione dei tuoi clienti e del tuo team interno.
Ne vuoi sapere di più? Contattaci, saremmo molto felici di darti più dettagli