Stiamo entrando nella fase successiva del rapporto che lega consumatori e imprese. I consumatori sono sempre più consapevoli e informati sulla sostenibilità e l’ecologia. Le imprese devono pertanto costruire una supply chain etica e sostenibile per il futuro. La catena deve infatti garantire l’approvvigionamento, la produzione e la distribuzione sostenibile dei prodotti.
Ma perché questo è importante?
Perché una supply chain più etica e sostenibile è una buona pratica per qualsiasi azienda? Perché aumenta la compliance normativa, ne traggono vantaggio sia il brand che la reputazione aziendale, riduce gli sprechi e le spese inutili, e consente all’azienda di avvalersi di un approvvigionamento di risorse etico.
Ma c’è di più…
Il rapporto McKinsey sulla sostenibilità mostra l’impatto diretto che le operazioni sulla supply chain hanno sull’ambiente, in un contesto in cui i consumatori sono in crescita. Oltre il 90% dei danni causati all’ambiente dai produttori di beni di consumo confezionati (CPG), (di cui l’l’80% comprende l’emissione di gas serra), proviene dalla catena di fornitura.
Perché non abbiamo quindi catene di approvvigionamento sostenibili? 🤔
Purtroppo, meno del 20% di chi ricopre un ruolo manageriale nelle catene di fornitura, dichiara di avere la giusta visione sulle pratiche di sostenibilità da attuare all’interno di una supply chain, per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% di gas entro il 2050, come stabilito dagli accordi sul cambiamento climatico.
Per raggiungere l’obiettivo di una catena di fornitura etica e sostenibile, nonché la capacità di tracciare e monitorare le spedizioni in qualsiasi luogo, le aziende dovranno avvalersi di una tecnologia adeguata.
Scopriamo quindi cosa è una supply chain sostenibile e come realizzarla in 6 passaggi.
Cos’è una supply chain etica e sostenibile?
La supply chain ha assunto oggi un ruolo cruciale, e oltre a far parte del business model, rappresenta un fattore di diversità competitiva.
Che cosa si intende quindi per catena di fornitura etica e sostenibile?
Più che una definizione, si tratta di una vera e propria pratica. Sostenere una filiera etica e sostenibile significa che le aziende incorporano aspetti sociali, diritti umani e ambientali nel modo in cui operano, a livello globale.
Naturalmente, la tecnologia ha un ruolo importante nello sviluppo di filiere etiche e sostenibili. Essa consente alle organizzazioni di garantire la trasparenza delle informazioni su tutti i fornitori, attraverso sistemi che in grado di acquisire e gestire le informazioni lungo tutta la supply chain.
Sei passi per costruire con successo supply chain etiche e sostenibili:
1. Identificare i fornitori affidabili
Prima di intraprendere una strategia finalizzata alla realizzazione di una supply chain etica, le organizzazioni devono innanzitutto individuare i partner commerciali che condividono gli stessi valori. È indispensabile che le aziende siano in grado di fidarsi dei partner con cui lavorano, per garantire pratiche di lavoro etiche lungo tutta la filiera.
2. Relazioni sicure con i partner commerciali
Una volta selezionato un fornitore, è importante tutelare le sue interazioni con la tua azienda. Questo può essere fatto utilizzando una piattaforma di gestione delle identità e degli accessi per assegnare un’identità digitale ai partner commerciali all’interno dell’ecosistema aziendale. Gli smart contract sono un buon modo per farlo.
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3. Digitalizzare i contratti e la tua supply chain
Dopo esserti assicurato i partner commerciali desiderati, le aziende devono collegarli elettronicamente alle operazioni commerciali, al fine di creare una catena di fornitura digitale.
L’ideale sarebbe che ciò avvenisse in un ambiente automatizzato e integrato digitalmente, che permetta alla piattaforma della filiera di adattarsi alle mutevoli richieste dei consumatori e alle fluttuazioni di mercato. L’adozione di una catena di fornitura digitale aiuta anche a prevenire la falsificazione dei documenti manuali e cartacei della catena di fornitura.
4. Monitorare la provenienza delle spedizioni
Sfruttando l’internet of Things ,(IoT), le organizzazioni possono migliorare la visibilità della catena di fornitura tracciando sia i movimenti che le condizioni delle spedizioni. Se l’IoT da solo può portare una serie di vantaggi alle organizzazioni, la sua integrazione con altre tecnologie avanzate come la blockchain, può consentire di fare un ulteriore passo in avanti. Con la blockchain, le organizzazioni possono garantire una maggiore tracciabilità delle merci, ottenendo i dati sulla loro origine e provenienza mentre scorrono lungo la filiera.
Sebbene la blockchain sia in grado di trasformare le pratiche di approvvigionamento etico, le organizzazioni sono ancora alle prime fasi di conoscenza della tecnologia e dell’impatto che questa può avere sulle operazioni. Ci vorranno ancora alcuni anni prima che la blockchain entri in toto a far parte di tutti i processi aziendali.
5. Gestire le comunità di fornitori
Una collaborazione efficace con i partner commerciali aiuta a promuovere una maggiore adozione e adesione alle pratiche di fornitura etica. Le aziende devono assicurarsi di avere dettagli di contatto aggiornati per ogni partecipante alla filiera. Le piattaforme di collaborazione possono contribuire a incoraggiare questo aspetto. Dopo tutto, è difficile collaborare con i fornitori se mancano i dati di contatto fondamentali, come gli indirizzi e-mail o i numeri di telefono.
6. Raccogliere approfondimenti etici
Grazie all’uso di dashboard avanzate con l’intelligenza artificiale le organizzazioni saranno in grado di monitorare costantemente le prestazioni etiche dei partner commerciali. Utilizzeranno le informazioni per prendere decisioni strategiche, come il rinnovo dei contratti di fornitura con i fornitori più performanti o la cessazione di quelli meno performanti.
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